Lontano dalle località più rinomate, è possibile visitare una Sardegna ricca di storie millenarie, scolpite in borghi affascinanti. È l’isola che è possibile scoprire attraversando il Sentiero Italia CAI.

Sono borghi impreziositi anche dall’aver dato i natali a cittadini che nel corso del Novecento hanno contribuito alla crescita dell’Italia, dando lustro a questa isola meravigliosa. È il caso di Ulassai, di cui abbiamo già parlato in un articolo precedente (leggi qui), trasformato dalla grande artista Maria Lai in un vero museo a cielo aperto. Così è anche per Armungia, un Comune in provincia del Sud Sardegna (capoluogo Carbonia), il cui nome è legato allo scrittore e statista Emilio Lussu.

Emilio Lussu

Sardegna, Cai Sardegna, Sentiero Italia CAI
Emilio Lussu, illustre cittadino di Armungia. Collezione museo storico “Emilio e Joyce Russo”
“Il popolo sardo, come i popoli venuti ultimi alla civiltà moderna e già fattisi primi, ha da rivelare qualcosa a sè stesso e agli altri, di profondamente umano e nuovo”
Tratto da “L’Avvenire della Sardegna” di Emilio Lussu

Visitare il borgo di Armungia è un po’ come fare un ripasso della storia del Novecento. Il Museo dedicato a Emilio Lussu e a sua moglie Joyce ci dà la possibilità di conoscere uno dei grandi protagonisti della storia recente. Un nome che ha legato la propria vita alle vicende più importanti del Secolo breve in Italia.

A raccontarci la vita di questi due straordinari personaggi è Alberto Cabboi, responsabile per la gestione del Sistema Museale di Armungia. “Emilio Lussu ha guidato la Brigata Sassari nella Prima Guerra Mondiale. Da questa esperienza nasce ‘Un anno sull’altipiano’, opera letteraria importantissima che ha documentato la vita dei soldati in trincea e ispirato “Uomini contro”, pellicola di Gianfranco Rosi con Gian Maria Volonté”, spiega.  “È diventato poi uno dei fondatori del Partito Sardo d’azione, un’intellettuale di riferimento per il movimento autonomista dell’isola e un coraggioso oppositore del fascismo. Scampato ad un tentato omicidio nel 1926 da parte degli squadristi, fu imprigionato dal regime a Lipari. La sua fuga insieme a Carlo Rosselli divenne un momento importante anche dal punto di vista mediatico per l’antifascismo italiano: servì ad aprire gli occhi delle democrazie europee sulla vera natura del regime. In Francia fu tra i fondatori di Giustizia e Libertà, di cui dopo la morte dei fratelli Rosselli, divenne guida”.

Joyce Lussu e il museo storico

Sardegna, Sentiero Italia CAI, CAI Sardegna
Figura 3 Foto delle sale del museo storico dedicato a Emilio e Joyce Lussu

“La attività antifascista – continua l’esperto – portò l’illustre armungese a conoscere e amare Joyce Salvadori, che doveva consegnargli a Ginevra alcuni documenti che riguardavano il fratello, anch’egli attivo oppositore del regime. Lussu aderisce al Partito d’Azione, dopo la Seconda Guerra Mondiale. Fu ministro nei governi Parri e De Gasperi e padre costituente. Aderì dopo la fine del Partito d’Azione dapprima al Psi e poi, dopo la svolta centrista degli anni Sessanta dei socialisti, al Psiup. Morì nel 1975, conservando un forte legame con Armungia, che a lui e alla sua compagna ha dedicato un museo”.

Anche Joyce Lussu ebbe un ruolo fondamentale nell’Italia del secondo Novecento. Racconta ancora Cabboi: “Joyce è stata delegata per l’Italia nel Movimento internazionale per la pace di Bertrand Russell, militante contro l’imperialismo nel Terzo mondo e traduttrice di poeti stranieri tra i più letti nel nostro paese, come Nazim Hikmet. Fu lei a donare parte dei materiali che dagli anni ’80 hanno arricchito il museo storico, che ospita oggi il racconto della vita e delle opere di questa straordinaria coppia di protagonisti del Novecento”.

Un nuovo progetto impreziosirà questa struttura: “Oggi con la donazione al museo dell’intero patrimonio di documenti della famiglia Lussu, stiamo lavorando per dare ad Armungia uno spazio archivistico. Qui si potrà studiare e approfondire il contributo storico di Emilio e Joyce”, spiega Cabboi.

Il piccolo mondo antico conservato ad Armungia

Sentiero Italia CAI, Sardegna, Cai Sardegna
Figura 4 Museo etnografico, alcuni degli oggetti esposti

In origine il museo celebrativo di Lussu era parte del Museo etnografico di Armungia. Finché le due realtà non furono separate a fine anni Duemila. Il Museo etnografico “Sa Domu de is Ainas” di Armungia è stata una realtà importante e un’idea lungimirante, nata per salvare il ricordo di una civiltà antica, che stava scomparendo. “L’idea fu di Mariuccia Usala, maestra delle elementari, che iniziò a recuperare gli oggetti del lavoro e della quotidianità contadina. Si creò così un primo nucleo espositivo che sarebbe stato valorizzato in particolare negli anni Novanta con il coinvolgimento di professori dell’Università di Cagliari”.

Una ulteriore prova della grande dinamicità di questa comunità, che vanta una rete plurimuseale di grande valore. Una cura particolare è stata infusa nella conservazione dei simboli della civiltà contadina e artigianale. Bisogna aggiungere tra le cose da visitare, per esempio, la Bottega del fabbro, il principale laboratorio artigianale del paese, su cui è stato fatto un attento lavoro di restauro. Importante è poi il laboratorio di tessitura affidato all’Associazione Casa Lussu, all’interno delle “case minime”, tre piccole abitazioni in pietra. “Qui si conservano i saperi che permettono di comporre tappeti e altri manufatti tradizionali. Volevamo creare uno spazio che fosse anche di produzione, creatività e ricerca”, spiega sempre Cabboi.

Tra le tradizioni da valorizzare non mancano le curiosità culinarie. Il pane pistoccu, pane biscottato tipico della Sardegna, è un prodotto importante dei panifici locali. A questa ricetta antica è dedicata una sagra che di solito si tiene tra fine luglio e inizio agosto.

Il territorio circostante all’abitato

Sardegna, Sentiero Italia CAI, Cai Sardegna
Caratteristica conformazione rocciosa del territorio di Armungia, posta lungo il Sentiero Italia CAI

Anche il Sentiero Italia CAI aiuta i visitatori a riscoprire il piccolo mondo antico dell’economia di questi territori, ripercorrendo in parte le vie che gli abitanti di Armungia dovevano attraversare per raggiungere le miniere. Il cammino che unisce l’Italia, qui incontra un territorio ricchissimo. Vi sono bellissimi boschi di macchia mediterranea e leccio, in cui è possibile vedere la Pernice Sarda (leggi l’articolo). Bellissimi sono i panorami sulla valle del Flumendosa (secondo fiume più lungo della Sardegna). L’altopiano è interessante anche dal punto di vista geologico con le sue caratteristiche conformazioni rocciose (vedi foto sopra).

Antichissima Armungia

Sentiero Italia CAI, Sardegna, Cai Sardegna
Il grande Nuraghe al centro Armungia

Tra le bellezze che gli amanti del Sentiero Italia potranno trovare ad Armungia ci sono poi le tante ricchezze archeologiche. Nuraghi (leggi l’articolo), complessi sepolcrali e Menhir. Il principale sito archeologico è rappresentato dal grande Nuraghe, posto al centro del borgo. “Un unicum, che fa pensare che Armungia abbia una storia molto antica. La grande torre, simbolo di una civiltà sviluppatasi in Sardegna nell’età del bronzo, è integrata all’interno del contesto urbano di Armungia. L’edificio, costruito tremila anni fa, ci porta a pensare che questo borgo sia stato abitato da tempi lontanissimi”.

L’elenco delle meraviglie elencate da Cabboi sembra non finire mai: “Vi sono poi altri due nuraghi, fuori dal borgo, posti a poca distanza dal Sentiero. Non lontano dal tracciato del cammino c’è anche un sito con circoli tombali e Menhir (monoliti eretti in epoca preistorica)”.

Sentiero Italia CAI e Armungia

Sentiero Italia CAI, Sardegna, Sardegna CAI
Veduta sulla valle del Flumendosa

Armungia è il più piccolo Comune della sua provincia, con solo 500 abitanti. Eppure è un centro con una grande storia, molte risorse e che merita di essere riscoperto dagli amanti delle bellezze d’Italia. Può offrire tanto agli escursionisti che attraverseranno il Sentiero Italia CAI.

Giorgio Argiolas, responsabile OTTOSeC Sardegna per il CAI, è rimasto molto colpito da questa realtà: “Il paese è ben curato. C’è la possibilità di dormire, mangiare e di trascorrere qualche giorno immergendosi nella storia locale. Interessante è l’economia del paese, dove molto importante è l’allevamento e l’agropastorizia. Percorrendo il Sentiero Italia si incontrano varie strutture in tal senso. Visitando Armungia, si rimane colpiti dalle strutture delle case, quasi tutte uguali e in pietra, e dal magnifico sito archeologico conservato all’interno dell’abitato, il Nuraghe ben conservato e ben curato”.

Il Sentiero Italia CAI può aiutare questa piccola e dinamica realtà a farsi conoscere e crescere: “Anche Armungia ha conosciuto il fenomeno dello spopolamento. Però grazie ai suoi musei sta vedendo crescere il numero dei visitatori. Per questo nascono bar, B&B e locande gestite anche da giovani. Il Sentiero Italia CAI può aiutarci in questa direzione”, conclude fiducioso Cabboi.

*Ringraziamo per tutte le foto Alberto Caboi

Leggi anche gli articoli sui borghi di Tiriolo e di San pellegrino in Alpe!