Il Cammina Italia CAI 2019 lo scorso agosto ha percorso una fetta di Lombardia a piedi. Era il 10 agosto e il cammino sul Sentiero Italia stava per concludersi. Ritorniamo a quei giorni attraverso il quaderno della staffetta.

Riflessioni

Sentiero Italia CAI, Cammina Italia CAI 2019, Lombardia a piedi
Rifugio Tonolini visto dall’alto

“… E al rifugio Tonolini siamo arrivati. Ci siamo ritrovati in 20 escursionisti uniti dalla stessa passione per la montagna, ricevendo il testimone della staffetta del Sentiero Italia CAI (…). Al cospetto dell’Adamello, una delle montagne simbolo della Lombardia. Anche perché carico di storia della Grande guerra”. Queste le parole scritte in stampatello con inchiostro blu sulla carta ingiallita da Martino Brambilla, presidente O.T.T.O. Escursionismo del Cai Lombardia.

In Lombardia si riflette sui segni lasciati l’anno prima dalla tempesta Vaia: “La natura può essere tanto bella quanto devastante, vista la grande distruzione del bosco della tempesta del 29 ottobre”, scrive ancora Martino Brambilla. In realtà è in generale una tappa ricca di riflessioni. Dopo Vaia lo sguardo degli escursionisti si posa sugli orrori del Novecento, sulla Prima guerra mondiale. “Il Sentiero Italia è il simbolo di un cammino comune che unisce la passione per la bellezza della montagna con il segno della storia di chi ha costruito il nostro paese tra le montagne. Queste tappe offrono stimoli di riflessione sulle immense sofferenze di chi ha combattuto in luoghi per noi magnifici, ma per loro orrendi”.

Proprio la storia, scopriamo dopo qualche pagina, è stata guida nella scelta dei sentieri da affrontare: “Il Sentiero Italia CAI in Lombardia raccoglie 60 tappe su due direttrici. Quella Nord e quella Sud, importanti per il territorio e l’ambiente attraversato. Difficile quindi scegliere tra queste due per la staffetta del Cammina Italia CAI 2019. Alla fine, ha prevalso l’aspetto storico”. La testimonianza è autorevole, Renato Aggio Presidente del Cai Lombardia

Ragioni di un successo

Sentiero Italia CAI, Cammina Italia CAI 2019, Lombardia a piedi
Guardando il quaderno del Cammina Italia CAI 2019

Spazio anche per la descrizione delle tappe: Rosaria Grippaldi, Pierfrancesco Bianchi, Vittorina Dellea, Schiroli Gianni, Sergio Bertelli raccontano i percorsi e le condizioni meteo in cui si sono svolte le escursioni. “Ci troviamo a Maccagno, con un bel gruppo di escursionisti Dopo i discorsi di benvenuto delle Autorità e sotto una pioggerellina fastidiosa, attraversiamo il paese, ed iniziamo la tappa”, scrive Grippaldi. Poi racconta l’accoglienza della città di Bassano: “L’incontro con il sindaco e la popolazione è un incontro semplice, ma intenso, sia per lo scambio di vedute sulla promozione della media montagna che per lo sviluppo dei territori ad essa collegati”.

Bertelli invece elenca le ragioni che lo portano a parlare di successo, dopo aver descritto la tappa Marchirolo-Luino: “La capacità del Cai, attraverso i suoi Soci, di definire e rendere fruibile un percorso unificato di sentieri”; “il coinvolgimento nel progetto di comuni e comunità montane”; “i numerosi soci e presidenti di sezione presenti alla camminata, provenienti da tutta provincia”.

Queste pagine dunque rappresentano un compendio di tutto ciò che il Cai vuole realizzare attraverso il Sentiero Italia: la riscoperta della nostra storia e delle nostre radici. La valorizzazione delle comunità locali. L’attenzione per un territorio di cui ci si prende cura attraverso i sentieri. La partecipazione, l’impegno collettivo di questa grande forza che sono i volontari. Bello ricordare tutti questi elementi in una delle ultime tappe della staffetta.

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