Il 24 giugno 2020, siamo partiti da Fondo, in Val di Non e, dopo parecchie ore di cammino, il punto accoglienza Rifugio Oltradige si è improvvisamente materializzato davanti ai nostri occhi. Siamo giunti fin qui perché stiamo percorrendo le tappe trentine e altoatesine del Sentiero Italia Cai per la realizzazione della guida su questo meraviglioso e sorprendente itinerario. La tappa è stata superlativa, siamo stati accompagnati dai mille colori e profumi del bosco e dei prati in fiore, ma siamo particolarmente affaticati, la giornata è stata calda.

La casa di Andrea e Martina

Sentiero Italia Cai, punto accoglienza rifugio Oltradige
Gli autori delle guide Cai Denis Perilli e Lorenzo Comunian con Martina e Andrea

Non serve nemmeno varcare l’uscio che i sorrisi di Martina Bordignon, prima, e di Andrea Minotti poi, ci fanno subito capire che siamo nel posto giusto per recuperare le energie fisiche e mentali. Che dire di loro? Ci sarebbe da scrivere un libro, tanto forte è la loro passione per la montagna e incredibile la storia che li ha portati a diventare gestori. Martina era insegnante. Andrea lavorava presso un ufficio turistico. Hanno mollato tutto per andare a imparare il mestiere in un rifugio dolomitico.

Le cose non sono andate per il verso giusto e sono stati costretti a tornare ognuno al proprio lavoro. Ma ecco la sorpresa inaspettata: i due si ritrovano a gestire in prima persona un rifugio. La loro casa, come amano definirla. “Circa un anno fa, abbiamo deciso di prendere in gestione l’Oltradige per trasformare la montagna nella nostra casa. Ho convinto io Andrea della necessità di lasciare i nostri lavori per provare questa avventura”, spiega Martina.

Basta passare quassù per capire che dicono il vero, la nostra cena è stata fra amici (anzi a casa di amici!), mai ci eravamo sentiti così a nostro agio in rifugio. Senza dubbio alcuno ci prendiamo la responsabilità di affermare che Martina Bordignon e Andrea Minotti incarnano in pieno lo spirito del Sentiero Italia Cai dimostrano con i fatti e l’esempio che può esistere lo spirito di unione e condivisione.

Riapertura (in sicurezza)

A partire da giugno, il rifugio ha riaperto in sicurezza. Allo stesso tempo, anche nel rifugio Oltradige, è arrivato il kit Cai con l’ozonizzatore  per sanificare gli ambienti. “Rispettare le regole del Club alpino italiano non è stato difficile. Non abbiamo dovuto mettere in campo interventi strutturali importanti. Ci è bastato acquistare i dispositivi medici come le mascherine, che sia io che Andrea usiamo tutti i giorni –  spiega Martina – senza dimenticare la necessità di distanziare i tavoli posizionandoli all’aperto, per quanto riguarda il servizio ristorazione”.

Allo stesso modo, anche per quanto riguarda le camere degli ospiti, Andrea e Martina non hanno dovuto modificare gli spazi: “Semplicemente chi appartiene allo stesso nucleo familiare può dormire nella stessa camera”, puntualizza Martina.

Grazie ragazzi, avete dato un senso alle nostre fatiche, torneremo sicuramente a trovarvi, come si fa con gli amici più cari.

Denis Perilli e Lorenzo Comunian

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