Sarà un programma 2020 ricco quello delle sezioni Est Monte Rosa sul Sentiero Italia CAI. Un programma frutto di un antico sentimento d’amore: “Noi abbiamo un legame storico con il Sentiero Italia CAI, ripercorre in diversi tratti alcuni cammini che noi amiamo come la Grande Traversata delle Alpi o la Via del Mercato o del Sale (un tempo percorse dai commerci che legavano la Liguria alla Svizzera)”, spiega Bruno Migliorati, vicepresidente del CAI Piemonte e presidente del Club Alpino Italiano Monte Rosa Est, che conta 11mila soci divisi in 17 sezioni.
“Percorsi dunque storici – continua Migliorati -, ma che oggi grazie all’idea del sentiero che unisce l’Italia, hanno anche più visibilità. D’altronde L’ideatore del Cammina Italia CAI Teresio Valsesia è originario della nostra terra, quindi ci ha comunicato l’amore per questo bellissimo trekking”. Sono 26 le escursioni già previste che impegneranno queste sezioni, secondo il programma 2020, lungo il Sentiero.
Al centro delle loro iniziative 10-12 tappe che conducono dalla Valsesia a Cannobbio. La prima è prevista il 26 aprile. “Ci saranno anche escursioni di più giorni. Prevediamo iniziative di Montagnaterapia sul Sentiero Italia e stiamo coinvolgendo i giovani attraverso le scuole. I Senior invece sono sempre attivi lungo questi percorsi. Dunque tutte le sezioni del Club Alpino Italiano di questo territorio saranno coinvolte in iniziative che riguarderanno il Sentiero Italia CAI”, anticipa il presidente Migliorati.
Un percorso ricchissimo di storia e natura
Il Cammino che unisce il Belpaese qui assume caratteristiche uniche, che rendono particolarmente affascinante questo tratto. Qui il Sentiero Italia diventa ‘internazionale’: “Con le tappe SI E 62 (Alpe Vannino – Bosco Gurin), SI E 63 (Bosco Gurin – Campo Vallemaggia) e SI E 64 (Campo Vallemaggia – Alpe Lago – Bivacco Sironi) si espatria in territorio Svizzero”, spiega sempre Migliorati. Il Sentiero nella sua parte elvetica “attraversa valli poco antropizzate e di particolare pregio naturalistico”, aggiunge il vicepresidente del Cai Piemonte.
Si attraversano anche i territori della comunità Walser, popolazione di origine germanica stabilitasi intorno al Monte Rosa. Una comunità interessante su cui ancora molte sono le domande aperte dal punto di vista storico. Diverse le zone di grande interesse storico e naturalistico che il Sentiero incontra.
“L’alpe Veglia – per esempio – è oggi parco regionale. Nella sua conca sono stati ritrovati resti del Mesolitico antico: cristalli di quarzo modellati e utilizzati come strumenti di lavoro o come armi”, racconta Migliorati. Tanti i parchi attraversati come quello dell’Alpe Devero: “Uno dei territori ossolani con maggiore varietà vegetale e minerale oltre che faunistica”.
Interessante è anche la valle Vigezzo, evocativamente definita la valle dei Pittori. Qui Migliorati segnala “il santuario di Re, molto conosciuto e frequentato dai fedeli”. Infine il cammino scende attraverso la valle Cannobina, caratterizzata da tante piccole comunità, alcune delle quali (Orasso e Gurro) in passato rinomate per la coltivazione della Canapa. Si incontra anche la Linea “Insubrica”, punto di contatto fra la placca continentale euroasiatica e la placca africana. Splendida anche la parte finale di questo tratto piemontese che incontra il Lago Maggiore.
Un anno dunque che promette di essere molto ricco quello delle sezioni Est Monte Rosa del Cai. Un programma 2020 opulento, come lo è di natura e storia questo territorio, che il Sentiero Italia CAI attraversa, arricchendo lo sguardo degli escursionisti che percorreranno il cammino.
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