“Con questo racconto speriamo di riuscire a trasmettere ai lettori le sensazioni provate durante il viaggio, che ci ha visto percorrere insieme, in 4 giorni, circa 250 km e oltre 10.000 m di dislivello positivo. Dotati di bici equipaggiate per bikepacking avevamo l’opzione di poter bivaccare, se necessario, ma in realtà abbiamo approfittato dell’offerte di alloggio previste alla fine del punto tappa”. Sono queste le parole di Alessandro Gamannossi, fra i primi a pedalare lungo il Sentiero Italia CAI. Dal 2 al 6 giugno, Alessandro e un gruppo di soci hanno percorso in MTB alcune tappe dell’Appennino Settentrionale (tra Bocca Trabaria e Lago Scaffaiolo), al confine fra Toscana ed Emilia-Romagna. Contemporaneamente, un altro gruppo di biker CAI ha percorso la tratta di direzione opposta (nord-sud), tra Passo della Cisa a lago Scaffaiolo.

Alessandro, Paolo Rossi e Alessandro Tosi ci hanno raccontato la loro avventura, che condividiamo con grande piacere in questo articolo.

 

L’idea di questo viaggio nasce prima di tutto dalla passione di andare in bicicletta a contatto con la natura, maturata nella voglia di percorrere per un lungo tratto quello che, per alcune tappe, avevamo avuto modo di provare e proporre: il Sentiero Italia in mountainbike!

Come biker e soci CAI, il progetto di partecipare alla realizzazione della versione MTB del Sentiero Italia ci ha entusiasmato e abbiamo dato ben volentieri il nostro contributo, provando il tratto Tosco-Emiliano-Romagnolo, in direzione SUD-NORD, che va da Bocca Trabaria al Lago Scaffaiolo. Nello stesso momento altri biker hanno percorso l’altra metà di questo tratto del SI MTB in senso opposto (NORD-SUD) partendo dal Passo della Cisa per incontrarci al Lago Scaffaiolo.

Bocca Trabaria è un valico appenninico che divide l’Umbria dalle Marche ed è stato il punto di partenza del nostro viaggio, iniziato nel tardo pomeriggio del 1° giugno 2021. Ci siamo incontrati con l’altro gruppo, come concordato, in località Doganaccia (una frazione del comune di Abetone Cutigliano, in provincia di Pistoia), per poi percorrere gli ultimi chilometri insieme fino alla meta finale.

Le prime tre tappe (L01-03 Bocca Trabaria – Chiusi della Verna) percorrono la Via di Francesco, appoggiandosi a sentieri CAI ben tracciati. Alcuni tratti sono molto divertenti, tecnici quanto basta per poterli fare anche con una mountainbike equipaggiata con borse. I sentieri si alternano a strade forestali che lasciano spazio a bei panorami tipici di questa zona della Toscana. L’ambiente attraversato è per lo più collinare, costituito da tipici boschi di faggete e castagneti. Il percorso incontra o costeggia diversi luoghi religiosi, come l’eremo del Cerbaiolo, l’eremo della Casella, per non parlare del Santuario della Verna.

Il percorso giornaliero che siamo riusciti a tenere è stato importante, mediamente 75 km con 2.000-2.500 m di dislivello positivo. La lunghezza quotidiana è stata imposta dal tempo che avevamo a disposizione ed è fattibile se preceduta da un ottimo allenamento. Si può certamente percorrere il Sentiero Italia MTB in modo più rilassato, magari facendo anche una sola tappa al giorno, secondo il proprio ritmo e preferenza.

Dopo aver concluso la tappa L04 che ci porta a Badia Prataglia, le successive due tappe (L05-06 Badia Prataglia – Passo del Muraglione) percorrono l’incanto delle Foreste Casentinesi e pertanto si rivelano il tratto più bello del viaggio. Si raggiungono poi quote di altitudine maggiore, percorrendo anche tratti di crinale, con panorami mozzafiato sia verso il versante emiliano che quello toscano. Il percorso passa dall’eremo di Camaldoli, punto centrale del tratto, tramite un bellissimo sentiero in discesa nel bosco. Da sottolineare anche il bellissimo panorama a 360° di cui si gode dal Poggio Sodo dei Conti (1.590 m slm) e il sentiero che corre lungo il crinale (a tratti tecnico ed esposto) con vista spettacolare verso il Falterona e la valle di Castagno d’Andrea.

In tutte le strutture dove abbiamo alloggiato siamo stati molto bene, sia per l’ottimo cibo sia per il meritato riposo dopo intere giornate in mountainbike. Ci sentiamo, in particolare, di raccomandare il rifugio escursionistico Cà la Fonte a Passo di Viamaggio e la Casa nel Bosco vicino al Passo del Muraglione.

Il terzo giorno di viaggio ci ha visto percorrere le successive 4 tappe (L07-10 Passo del Muraglione – Montepiano) dove abbiamo affrontato la parte più provante per dispendio di energia nella prima tappa fino al Passo della Colla di Casaglia e nella terza che percorre la Via degli Dei fino al Passo della Futa. I tratti di crinale su sentiero sono in generale faticosi, spesso in salita dove si è costretti a spingere la bici, alternati ad altrettante discese che, però, non sembrano mai lunghe a sufficienza per recuperare fiato per la successiva salita.

Il Sentiero Italia che abbiamo percorso, pur essendo adattato per il cicloescursionismo, è impegnativo fisicamente. Per goderselo appieno, occorre percorrerlo tenendo conto di tutti i fattori in gioco: tipo di percorso, ciclabilità, tipo di bici (muscolare o a pedalata assistita), bagaglio ecc…

Il quarto e ultimo giorno (Tappe L11-13 Montepiano – Lago Scaffaiolo) ci ha portato sulle montagne dell’appennino nelle Province di Prato e Pistoia, passando attraverso le magiche faggete della Foresta dell’Acquerino. Un’area bellissima, immersa nel verde e ricchissima di acqua. Si raccomanda particolare attenzione nello scendere dal Monte delle Scalette, da dove però si ha una vista panoramica eccezionale sulle vallate sottostanti. Purtroppo, l’ultima tappa (L13 Pracchia – Lago Scaffaiolo) non era praticabile a causa di una frana e di tratti di sentieri ostruiti da alberi caduti e spezzati dalle eccezionali nevicate invernali. Per questo motivo abbiamo optato per un’alternativa a quota più bassa, percorrendo anche asfalto, per raggiungere l’altro gruppo di biker che veniva dal Passo della Cisa.

Ề stato un viaggio ricco di natura e punti d’interesse. Ci ha regalato grandi emozioni per quello che abbiamo ammirato, soddisfazione per aver percorso bellissimi e divertenti sentieri e, non meno importante, lo abbiamo fatto in ottima compagnia e affiatamento. Lo raccomandiamo a tutti coloro che amano questo tipo di escursioni in mountainbike!

Alessandro GAMANNOSSI, Paolo ROSSI, Alessandro TOSI