Il Gallo cedrone (Tetrao urogallus) è uno degli animali più affascinanti ed inconfondibili che si possono incontrare sul Sentiero Italia Cai. Questa specie narra l’eccezionale storia naturale della nostra penisola. Le trasformazioni e i cambiamenti climatici che ha subito. Le ere che alternandosi hanno lasciato tracce nel nostro prezioso patrimonio faunistico e non solo.

Il Gallo cedrone, come la Pernice bianca (leggi l’articolo) fa parte della famiglia dei Tetraonidi, specie relitte (presente in un territorio più ampio di quello attuale) sopravvissute alla glaciazione. Un gruppo di Galliformi, a cui appartengono anche il Gallo forcello e il Francolino di monte. Con la fine delle glaciazioni, questi animali, abituati a climi freddi, erano destinati all’estinzione, ma in un paese dalla grande varietà ambientale come il nostro, hanno trovato casa nell’alta montagna alpina.

Il Gallo cedrone e il Sentiero Italia

“Possiamo incontrare questo uccello principalmente nelle foreste delle Alpi orientali. Suggerirei in particolare di fare attenzione e di percepire nell’ambiente che attraversiamo la sua misteriosa e leggendaria presenza, magari nella tappa ‘Caoria – Passo Rolle’, in Trentino-Alto Adige”, spiega Davide Berton, coordinatore nazionale del Gruppo Grandi Carnivori CAI e conoscitore della fauna alpina. “Effettivamente dei 4-5000 esemplari maschi presenti in Italia, più di 1200 vivono in Trentino, concentrati nella fascia tra i 1000 e i 2000 metri di altitudine”.

Distinguere un maschio da una femmina

Gallo cedrone, Sentiero Italia CAI, Trentino Alto Adige
Gallo cedrone maschio, durante il periodo riproduttivo

“È facile riconoscere la differenza tra maschi e femmine – continua l’esperto -. Il maschio ha dimensioni che sono più del doppio rispetto a quelle della femmina. Il suo peso può arrivare a 5 chili. Sono pochi gli uccelli alpini più pesanti, tra cui le aquile reali femmine, i gipeti e i grifoni.”

Anche i colori del piumaggio sono molto differenti. “Nei maschi le ali sono marroni superiormente e bianche inferiormente. Testa e collo sono grigi. Sul petto c’è una fascia verde. Ci sono gocce bianche sull’addome, sui fianchi e sulla coda. La femmina invece ha colori più mimetici: rossiccio o grigio scuro. Il petto è invece color cannella”.

Inoltre in primavera, nel periodo dell’accoppiamento, i maschi spiccano anche per altre caratteristiche: “Durante le parate nuziali (cioè durante il corteggiamento), la coda si apre e forma un grande ventaglio. Nello stesso periodo sono visibili sopra gli occhi due escrescenze carnose di colore rosso vivo (dette caruncole) e sotto il becco un’ispida barba di piume nere”.

Una vita da Gallo cedrone

Sentiero Italia CAI, Gallo cedrone, Trentino Alto Adige
Gallo cedrone maschio, durante il periodo riproduttivo

Vive principalmente nei boschi radi di conifere. “È un animale che per resistere al freddo in inverno limita al massimo i movimenti per non disperdere energia, rimanendo appollaiato sui rami più alti delle conifere o in cavità nella neve”. L’animale è molto attivo invece in primavera nel periodo del corteggiamento, “il canto del maschio inizia alle 4 del mattino e termina poche ore dopo l’alba”.

“Le uova – continua Berton – sono di color giallo crema con macchie più scure. Di solito sono sette a covata. La cova dura 27 giorni dopo di che le uova si schiudono tra fine maggio e fine giugno. I piccoli sono nidifughi (in grado di comportarsi da adulti a partire già dalla nascita). Nel primo mese di vita mangiano principalmente insetti e invertebrati. Poi iniziano a mangiare piccoli frutti, semi e bacche”.

Un protagonista carismatico

Il Gallo cedrone è entrato a far parte perfino della cultura popolare. Carlo Verdone ha così chiamato una delle sue commedie più famose, in cui racconta un italiano mitomane e chiacchierone. Un omaggio, quello di Verdone, a sua madre che da piccolo aveva soprannominato Gallo cedrone il comico romano, per via di un look un po’ eccentrico.

Il Gallo cedrone, al di là della divagazione cinematografica, è effettivamente un animale importante.  Secondo Berton, “la presenza di questo volatile nei boschi delle Alpi è segno di buona salute dell’ambiente. Trasmette a queste montagne quella percezione di naturalità e di ‘mito’, che solo gli animali più simbolici e carismatici (orso e lupo per esempio) riescono a diffondere. Rende questi luoghi ancora più magici per chi ha la sensibilità di lasciarsi sedurre dalla vera essenza dell’ambiente montano”.

CARTA D’IDENTITÀ

Nome scientifico: Tetrao urogallus

Gallo cedrone, Trentino Alto Adige, Sentiero Italia CAI
Gallo cedrone maschio, durante il periodo riproduttivo

Classe: Aves

Ordine: Galliformes

Famiglia: Phasianidae

Sottofamiglia: Tetraoninae

Apertura alare: 1 metro (maschio); 80 cm (femmina)

Peso: dai 3,5 ai 5 chili (maschio); 2,2 chili (femmina)

Habitat: fascia tra i 1000 e i 2000 metri.

Cibo: piccoli frutti, semi e bacche

Caratteristiche distintive: in primavera, nel periodo riproduttivo, i maschi spiccano per la coda, che si apre e forma un grande ventaglio. Nello stesso periodo sono visibili sopra gli occhi due escrescenze carnose di colore rosso vivo (dette caruncole) e sotto il becco un’ispida barba di piume nere.

 

*Ringraziamo per tutte le foto Davide Berton

Anche il Camoscio d’Abruzzo, giunse in Italia durante l’ultima glaciazione, per poi rimanere isolato dai suoi parenti dei Pirenei e diventare uno dei simboli della fauna appenninica. Leggi l’articolo!