Da Pescasseroli ad Accumoli seguendo il sentiero SI 020. Le 21 tappe (di cui una abruzzese) del tratto laziale del Sentiero Italia CAI (mappa) attraversano il cuore del cratere sismico, lungo le montagne e i borghi colpiti nel 2016 dal terribile terremoto. L’intera tappa ha una lunghezza di 306 km (14.200 m di ascesa e 14.030 m di discesa) e il tempo di cammino stimato è di circa 21 giorni.

Il trekking può essere percorso per intero dai camminatori allenati che hanno disponibilità di tempo per vivere a pieno queste magnifiche località appenniniche. Oppure si può scegliere di intraprendere solo alcune di queste tappe. Come quella che parte da Amatrice, ai piedi dei Monti della Laga, e termina ad Accumoli, per una lunghezza di 16,7 km.
Ed è proprio qui, all’arrivo in località Madonna delle Coste, a 1100 metri di altitudine, che i camminatori potranno ristorarsi. All’agriturismo ‘Alta Montagna bio s.s’ infatti – Punto Accoglienza del Sentiero Italia CAI – gli escursionisti potranno rifocillarsi con i gustosi piatti preparati da Katia e la sua famiglia. Passare la notte nell’agri-campeggio, o godere di una delle tante attività allestite dalla struttura, nata grazie al Sentiero Italia e che si trova – letteralmente – sul percorso escursionistico di Grande Bellezza.
La storia di Alta Montagna bio s.s.
La struttura nasce come azienda di allevamento biologico e macelleria bovina per la vendita al dettaglio. È appartenuta sin dagli anni ’70 alla famiglia di Guido Pica, attuale gestore dal 2008 insieme a sua moglie Katia. Ed è proprio nelle mani della nuova generazione che l’attività si rinnova. “Abbiamo deciso di ampliare l’offerta fornendo al dettaglio anche carne suina. Parallelamente abbiamo aperto l’agriturismo e in un secondo momento l’agri-campeggio. Portiamo in tavola piatti bio e a km 0 – spiega Katia – il 99% delle materie prime, e naturalmente le carni, sono prodotte da noi”.

La scelta di aprire un’attività turistica all’interno del cratere sismico è stata audace e al tempo stesso ben ponderata. “Il terremoto ha colpito tutta la zona circostante nell’arco di 100 km. Le famiglie che vivono qui preferiscono uscire dall’area quando cenano fuori, mentre i turisti e camminatori di passaggio restano di solito più di un giorno. Essendo una zona isolata, hanno necessità di avere un riparo per la notte. Così abbiamo deciso che sarebbe stata per noi una buona opportunità”, continua la proprietaria.
All’indomani del terremoto quindi, che nel 2016 ha messo in ginocchio queste terre, la famiglia Pica non si abbatte ma rilancia. Trasforma un mutamento sconvolgente in un’occasione di crescita: l’attività di ristorazione avviata già nel 2009, e a un anno dal sisma, la realizzazione dell’agri-campeggio: 8 casette mobili, dotate ognuna di 2 camere e un bagno. Adiacente a un piazzale, dove i clienti possono montare la propria tenda.
Diverse sono le attività extra offerte ai clienti, e altre sono in cantiere per i prossimi mesi. “Abbiamo le mountain-bike con pedalata assistita, stiamo organizzando delle escursioni a cavallo e presto inizieremo con la fattoria didattica, completando così il percorso per poter mostrare a bambini e ragazzi l’intera filiera della nostra azienda”. Gestita con l’aiuto di tutta la numerosa famiglia: Katia e Guido insieme ai loro quattro figli Barbara, Elisa, Sofia e Roberto.
Il Sentiero Italia e i Punti d’accoglienza: un’opportunità di rilancio
Diventare Punto d’Accoglienza sul Sentiero Italia CAI è stata una scelta naturale, dato che Alta Montagna bio si trova proprio su un tratto del Sentiero Italia, a 1100 m sul livello del mare. “Già nel 2009 incontravamo persone che chiedevano informazioni sulla tappa che stavano percorrendo. Il Sentiero Italia è stato quindi lo spunto per creare la struttura ricettiva”. Conclude Katia: “Rispetto ad allora i camminatori ed escursionisti sono in aumento. In parte a causa del terremoto, perché gli italiani sono molto generosi ed è scattata da subito una gara di solidarietà. Ma anche grazie al rilancio del Sentiero Italia CAI”.
Anche per questi motivi è rinato infatti il Sentiero. Per supportare la rigenerazione territoriale delle aree del Centro Italia colpite dal terremoto. Per incentivare forme di sviluppo di economie legate al turismo sostenibile.
Vuoi conoscere un altro Punto d’accoglienza sul Sentiero Italia CAI in Sicilia?
*Ringraziamo la famiglia Pica per le foto