A quasi un anno dall’inizio del Cammina Italia CAI 2019, ripercorriamo una storia che ci farà per sempre emozionare.

Un lungo serpentone colorato di Soci e appassionati di montagna che si è disteso, settimana dopo settimana, lungo tutta l’Italia. Da Sud a Nord, risalendo la dorsale appenninica, dopo da Ovest a Est, percorrendo l’intero arco alpino. È questa l’immagine che viene in mente pensando al “Cammina Italia Cai 2019”. Questo è il nome della staffetta escursionistica che il Club alpino ha organizzato l’anno scorso, dall’inizio di marzo alla fine di settembre, per promuovere gli oltre 7000 km del Sentiero Italia CAI. Quasi tutti i fine settimana il Cai si è dunque messo in cammino lungo una serie di tappe del percorso. Ogni volta in una regione diversa, tra condivisione, socialità, interesse, curiosità, un po’ di fatica e tanta passione per la montagna.

Un messaggio di unione

Cammina Italia CAI 2019, Sentiero Italia CAI

In un momento storico in cui sono le divisioni a fare notizia, questo è stato un messaggio di grande unione tra tutto il nostro Paese, attraverso la percorrenza dei suoi straordinari territori interni. Sono stati in migliaia a prendere parte alle decine e decine di escursioni organizzate dalle Sezioni e dai Gruppi regionali e provinciali. Dai primi appuntamenti in Sardegna fino al momento di raccolta attorno al cippo, a San Bartolomeo di Muggia (TS),  il termine del Sentiero Italia. Non solo escursionismo. Il Cammina Italia Cai 2019 ha visto l’organizzazione di incontri con le autorità locali e tavole rotonde sul valore del sentiero come strumento per rilanciare il turismo e l’economia delle aree interne. Ci sono stati poi momenti conviviali, concerti corali e manifestazioni folkloristiche.

«È stata un’avventura straordinaria, che ha raccolto in ogni regione consensi, entusiasmo e una convinta partecipazione», commenta il Presidente generale Vincenzo Torti. «È stato emozionante vedere, tra i partecipanti, molti giovani e giovanissimi. Così è stato suggestivo anche vedere il cippo di Muggia, che ricorda l’arrivo del “CamminaItalia ’95”, avvolto dal simbolo del Sentiero Italia CAI attuale. Credo che questa staffetta sia stata l’inizio di una straordinaria avventura che il Sentiero Italia CAI vivrà da qui a venire». Inoltre, usando sempre le parole del Presidente generale, il “Cammina Italia Cai 2019” «ha rappresentato l’occasione di una prima verifica di parte di un percorso destinato, grazie all’impegno dei nostri volontari, a tradursi in una realtà stabile di promozione della montagna interna al nostro Paese. Così da suscitarne l’attrattiva e indurre una permanenza proiettata verso nuove potenzialità di lavoro».

Ripercorrendo il Cammina Italia CAI

Cammina Italia CAI 2019, Sentiero Italia CAI

Sono state diverse le aree montane significative, sia per il Club alpino che per la società tutta, toccate dalle camminate: le “terre di mafia” in Sicilia e Calabria (Piana degli Albanesi, San Giuseppe Jato, l’Aspromonte), di cui si è parlato spesso e volentieri solo per le prepotenze delle cosche, gli omicidi e i sequestri, che hanno avuto così (e continueranno ad avere) la possibilità di riscattarsi, di ottenere visibilità per la bellezza dei loro ambienti naturali e per la cultura e l’ospitalità degli abitanti; le zone terremotate di Lazio, Marche e Umbria, con Amatrice, Accumoli, Visso, Norcia e Castelluccio, nelle quali il Cai ha portato ancora una volta un messaggio di vicinanza e una proposta per la ripresa (quella di puntare sulla promozione di una frequentazione sostenibile e intelligente, in un territorio ricco di paesaggi naturalistici, storia, cultura e arte); il Monviso e il Rifugio Quintino Sella, luoghi simbolo della nascita del Sodalizio, dove i partecipanti hanno potuto intraprendere un viaggio indietro nel tempo, congiungendosi con i padri fondatori di oltre un secolo e mezzo fa; infine le montagne del Nord-Est colpite dalla Tempesta Vaia e teatro, cent’anni fa, di terribili combattimenti durante la Grande Guerra: qui gli escursionisti hanno attraversato tratti di bosco distrutto e resti di trincee e baraccamenti, oltre ad aver ascoltato le testimonianze dei volontari che si sono messi all’opera per liberare i sentieri da tronchi e alberi caduti.

I giovani

Cammina Italia CAI 2019, Sentiero Italia CAI

Tornando ai giovani e giovanissimi citati sopra, sono stati davvero numerosi i gruppi di Alpinismo Giovanile delle varie Sezioni a partecipare alle escursioni: solo per citarne alcuni, i giovanissimi perugini, che a Norcia hanno salutato il Presidente generale prima del cammino. I bambini spezzini, che sono andati incontro ai coetanei dei Gruppi Family Cai emiliani per prendere in consegna il diario-testimone a Prato Spilla (PR). Infine, i lodevoli pargoli del Cai Val Comelico, che hanno dapprima aiutato nella tracciatura del percorso della staffetta, per poi percorrerlo insieme ai grandi durante le tappe venete. Chiudiamo con le parole del Vicepresidente generale Antonio Montani, che ha partecipato a un numero davvero elevato di appuntamenti, dal Sud al Nord: «Partendo dalla Sicilia e dalla Calabria, mi sono trovato di fronte a una bellezza sempre diversa. Il nostro Paese ci ha regalato ogni fine settimana una sorpresa e un’emozione. E l’adesione dei nostri Soci è stata grandiosa».

 

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