Tra il 12 e il 14 aprile dello scorso anno il Cammina Italia CAI 2019 ha attraversato i sentieri della Campania. Ripercorriamo le tappe campane della staffetta sul Sentiero Italia CAI, attraverso i ricordi che i soci hanno trascritto in quei giorni sul quaderno.

Teresio Valsesia, il padre del “Cammina Italia”

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Un incontro con Teresio Valsesia, il padre dei CamminaItalia

In Campania l’ospite d’eccezione del diario è Teresio Valsesia. Il padre del “Cammina Italia” tesse in una frase passato, presente e futuro della via che unisce lo stivale: “Dal Cammina Italia ’95 e ’99 al nuovo Sentiero Italia CAI, nella continuità di una bella camminata che serve a promuovere l’escursionismo nel nostro Belpaese”. I ricordi delle esperienze degli anni Novanta servono a tracciare la strada di un presente in cui il Sentiero Italia CAI è tornato protagonista e indicano il futuro: la promozione della nostra rete sentieristica.

In questo senso il Cammina Italia CAI 2019 rappresenta un punto di svolta. Il terzo “Cammina Italia” della storia del Club alpino rilancia il progetto del Sentiero che unisce il Belpaese. L’intento è di farne un fiore all’occhiello del nostro escursionismo. Il Sentiero Italia CAI promuoverà la grande bellezza del paese.

Dalle pagine del quaderno emerge questa consapevolezza. L’orgoglio del momento. Il sapere di stare vivendo in quel frangente qualcosa di importante.  Un momento epico: “Un ensemble di paesaggio, di amici che vivono un’esperienza straordinaria, oggi, con entusiasmo e convivialità”. Sono le parole di Vito Abate del Cai Avellino. Sulla stessa linea d’onda, la vicepresidente nazionale Lorella Franceschini poco sopra scrive: “Un grande dono dei soci Cai al nostro Belpaese”.

Raffaele Luise, presidente del Cai Campania, è consapevole dell’importanza che quel 12 aprile ha per i soci della sua regione: “Straordinaria esperienza di trekking nel cuore dell’Appennino campano, non solo per la bellezza dei luoghi, ma anche per la presenza di Teresio Valsesia e della Vicepresidente generale Lorella Franceschini”. Un giorno memorabile. Una data arricchita dalla partecipazione all’evento di una figura storica importante per il Sentiero Italia CAI.

La descrizione dei sentieri

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Foto della staffetta

I campani descrivono le tappe con precisione. Non risparmiano dati tecnici. “Da Acerno a Casa Rocchi” sono “780 metri” di dislivello in salita, in discesa “710 metri” e “5 ore” di durata, con una difficoltà “E”. Annotano i dati con precisione in una calligrafia chiara e ordinata.

Segue, passando dalla penna nera a quella blu, la descrizione dei luoghi: “Itinerario vario e panoramico, verso il golfo di Salerno che si vede in lontananza…” Stessa precisione per la tappa che condurrà in seguito da Casa Rocchi a Piano di Venteglia: “Itinerario che fiancheggia il fiume Sabato attraversando tratti scivolosi, specie nei periodi piovosi (…). Questa tappa è un po’ meno lunga della precedente e può essere consigliata anche ai bambini. Entrambe le tappe sono ben segnate”. Le descrizioni continuano per un’intera pagina, esprimendo anche consigli: “Sicuramente da valorizzare la grotta di Scalandrone per la presenza di una spiaggetta su un piccolo lago, alimentato da una cascata”.

Scrive ancora Luise: “Entrambe le tappe si sono presentate nel loro periodo di maggiore splendore per l’abbondanza di acqua e per le fioriture spettacolari: primule, violette, scille, anemoni ecc…”. Poi il presidente chiude le quattro pagine campane del quaderno con un ringraziamento:

“W il Cai e un grande grazie a tutti i soci che hanno contribuito al successo della staffetta campana e che hanno lavorato per la manutenzione del Sentiero e la posa dei segnali!”

Sapevi che attraversando il Sentiero Italia CAI in Campania potresti scorgere un’Aquila reale? Leggi l’articolo!