Venerdì 3 e sabato 4 luglio il Vicepresidente generale Antonio Montani ha incontrato i presidenti dei parchi nazionali calabresi: Domenico Pappaterra (parco del Pollino), Francesco Curcio (parco della Sila) e Leo Autelitano (del parco dell’Aspromonte). Insieme a Montani era presente anche il presidente del Cai Calabria Maria Rosa d’Atri.

Lo scorso 24 maggio, il Club alpino italiano e il ministero dell’Ambiente hanno stipulato un protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto “Il sentiero dei Parchi”. “Un itinerario escursionistico che toccherà tutti i 25 Parchi nazionali del nostro Paese. Il progetto avrà come spina dorsale l’attuale Sentiero Italia Cai”, spiegava il ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Un ruolo importante lo avranno senza dubbio i parchi nazionali della Calabria che con le loro meraviglie ambientali e paesaggistiche rappresentano un patrimonio dal valore inestimabile.

Rapporto solido e duraturo

“Tutti i parchi hanno manifestato la volontà di rinnovare i protocolli d’intesa riconoscendoci un ruolo fondamentale nella progettazione e manutenzione della rete sentieristica. Da parte nostra abbiamo ribadito la determinazione a investire nella promozione del Sentiero Italia Cai in modo che possa diventare sempre più una leva di marketing territoriale”, ha dichiarato Montani. “Si conferma l’impegno a rinnovare i protocolli di collaborazione già stipulati in passato, finalizzati a formalizzare un rapporto di reciproca collaborazione. Dall’escursionismo  e dalla sentieristica, ai rifugi, all’alpinismo giovanile, passando per la tutela dell’ambiente montano e alla speleologia ecc”, spiega la presidente D’Atri.

Antonio Montani ha incontrato i presidenti dei parchi nazionali della Calabria
Montani e il presidente del Parco Nazionale del Pollino

Per chi volesse percorrere le tappe del Sentiero Italia Cai in Calabria, buona parte di esse insistono nel territorio dei tre parchi nazionali. Ad esempio, la tappa Gambarie – Polsi conduce sulla sommità del Montalto: la massima elevazione dell’Aspromonte. Con i suoi 1965 metri di altezza, permette di puntare lo sguardo sulla Sicilia orientale, sul Mar Jonio, sul Tirreno e ovviamente anche sul parco della Sila.  Oppure, altra tappa da non perdere, è il percorso che si snoda dal Santuario della Madonna di Polsi a San Luca, in cui si scende di quota, fino ad arrivare a pochi metri dal mare.

Allo stesso tempo, con la tappa Santuario Madonna di Porto  – Villaggio Mancuso si entra nelle prime propaggini del parco nazionale della Sila.  Il percorso prosegue per poi proseguire in buona parte del territorio del parco. Infatti, con le tappe successive ci si immerge in un ambiente composto da laghi e da fitte foreste. Per quanto riguarda il Pollino, le tappe che passano per il sud della Basilicata e il nord della Calabria, si snodano in parte all’interno del versante calabrese. Si tratta di un territorio vasto e variegato, parte dell’area protetta più grande d’Italia. Qui, si possono incontrare borghi secolari abbarbicati alle montagne, boschi e montagne imponenti.

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