Sentiero Italia 2019 vede la luce. Il primo marzo, data fatidica del rilancio, è prossimo. Si parte da Santa Teresa di Gallura, il presidente del CAI al taglio del nastro. Queste le autorità locali che – con il presidente Torti – daranno vita alla tavola rotonda inaugurale. Poi tutti a Cagliari, pronti a camminare verso Castiadas.
Fervono i preparativi, cresce la febbre di Cammina Italia 2019, quando cioè in Sardegna si passerà dalla teoria all’azione. Mancano ormai solo pochi giorni e il CAI potrà idealmente riaprire quel Sentiero Italia Cai che – immerso nella nostra natura e nella nostra storia – racconta della Penisola la parte migliore. Fino a commuoverci.
Saranno questi i pensieri che affolleranno la mente del presidente nazionale CAI Vincenzo Torti il primo marzo a Santa Teresa di Gallura, apprestandosi a tagliare il simbolico nastro inaugurale del Sentiero. Un gesto che unisce, un fortissimo significato.
La Sardegna sta facendo la sua parte.
Il programma è definito.
Marzo è il mese che porta la primavera, ed è di una nuova primavera che si parlerà in occasione della Tavola Rotonda che precederà di poco, la vestizione dei panni di montagna, per camminare.
Al tavolo, per le relazioni introduttive, a Santa Teresa, siederanno le figure più emblematiche per parlare di questa operazione, del suo significato, sia in campo nazionale che territoriale.
Saranno loro i primi staffettisti: raccontando cosa si fa e cosa si ha in mente di fare per Sentiero Italia CAI. In Italia e in Sardegna.
Il profilo dei relatori presenti.
Barbara Argiolas, 50 anni, laureata in Economia Politica, è assessore regionale al turismo. Già direttrice organizzativa e coordinatrice del G8 del 2009 alla Maddalena, è stata consulente di Ticali e responsabile delle relazioni esterne dell’istituto di designer led di Cagliari. In politica dal 2011, entra nella Giunta di Massimo Zedda (Del) a Cagliari. In Regione all’assessoratro che guida ha preso il posto del professor Francesco Morandi. E’ cugina dell’ex Governatore Renato Soru.
Giuliano Patteri, laureato in ingegneria civile, docente universitario, è direttore del Servizio tecnico dell’Agenzia FoReSTAS (già Ente Foreste della Sardegna) dal 2015, Ente che si occupa di 220mila ettari di territorio.
Stefano Ilario Pisciottu, 52 anni, è sindaco dal 2010, ora al secondo mandato, di Santa Teresa di Gallura. Confermato alla guida della lista civica Lungoni adesso, vanta una carriera politica di oltre vent’anni. Nella giunta gallurese dell’ex sindaco Nico Nicoli fu assessore alla cultura, al turismo, allo spettacolo e alla pubblica istruzione. Poi cinque anni all’opposizione negli anni dell’amministrazione Bardanzellu.
Giuseppe Pulina, 62 anni, sassarese, professore universitario, uno dei maggiori esperti dell’impatto ambientale della zootecnia avendo insegnato zootecnica Speciale è amministratore unico di FoReSTAS dopo esserne stato a lungo commissario.
Dal Gallurese, la piccola carovana si sposterà poi a Cagliari in pullmann.
Sono state infatti scelte – come tappe sarde da camminare – le ultime del percorso di Sentiero Italia in Sardegna. Il 2 marzo. Da Burcei verso i Monti Sette Fratelli per poi raggiungere la Caserma Noci di Forestas, attraverso una delle foreste meglio conservate della Sardegna, oggetto di storie di mito, di leggende, sita nella parte sud est dell’isola tra alberi di sughero, lecci, corbezzoli, filiree, erica e viburno.
Passata la notte nella foresteria della Caserma Noci, il 3 marzo, la staffetta raggiungerà Castiadas, villanoviana località dove finisce la parte sarda del Sentiero Italia.
La cerimonia di chiusura completerà la prima tre giorni del Sentiero. Da lì, Cammina Italia 2019 volerà in Sicilia, per la sua seconda avventura.