Benvenuti alla seconda puntata di SICAI si racconta!

Ci sembra doveroso partire facendo un po’ di chiarezza. Il Sentiero Italia CAI è un percorso di 7200 km e 509 tappe, concorre – e supera – alcuni fra i più lunghi percorsi del mondo; è un percorso considerato storico e conosciuto a livello internazionale. Pertanto, in rispetto a ‘lungo vecchio’, vogliamo aiutarvi ad approcciarlo con la dovuta precisione e dedicare questa settimana a un tema base per chi si affaccia da novizio al mondo dell’outdoor: cammino, trekking o hiking? Cosa andiamo a fare lungo il Sentiero Italia? E che differenza c’è fra un percorso come il Sentiero Italia e, per esempio, il Cammino di Santiago? Questo articolo costituisce semplicemente una premessa rispetto all’argomento che approfondiremo con esperti e amici durante la settimana, scopriremo quali film e quali libri ci aiutano a entrare nello spirito di questo tipo di viaggi e come prepararsi alle differenti esperienze. 

Il panorama vicino al Rifugio Prabello (scatto del Rifugio Prabello)

Facciamo il punto: trekking, hiking o cammino?

Trekking

Fattore cruciale, nel fare la differenza, è il tempo: un trekking (da “to trek”, verbo inglese) è un lungo viaggio, a piedi naturalmente, con pernottamento in tenda, bivacco o rifugio. Generalmente si parla di trekking associato a un sentiero in quota o comunque in montagna. Obiettivo: immersione completa nella natura e distacco, quanto più possibile, dal mondo urbano. Non vedere traccia di umanità – o vederne molto poca e rurale – è uno degli obiettivi, ormai difficilissimi da raggiungere ma pur sempre ambitissimi, dei trekkers. Tempo, dicevamo, perché un trekking non si fa in giornata, richiede giorni, spesso molti, tanto che più sono più autentica e soddisfacente diventa l’esperienza. Il trekking è anche un ritorno all’essenzialità, benchè ormai l’attrezzatura sia super tech, il senso è muoversi con il minimo indispensabile. Proprio come una lumaca che si porta dietro la sua casa, così il trekkers ha la sua vita sulle spalle, tutto ciò che gli serve per sopravvivere è appeso agli spallacci di uno zaino.

Hiking

Per quanto riguarda l’hiking, gli escursionisti (o hikers) in questo caso partono per un’avventura di un giorno. Escono la mattina e rientrano la sera. Un viaggio rapido, uno ‘sguardo’ al mondo dell’avventura, respirandone il profumo. Lo zaino è più leggero, le energie vanno dosate diversamente, i dettagli della natura che circonda l’hiker hanno un diverso significato. Non per questo però l’escursione o hiking richiede meno preparazione, forse meno organizzazione, questo sì, ma la montagna è montagna, che sia per un giorno, una settimana o un mese. 

Cammino

Quando parliamo di Cammino invece, solitamente ci riferiamo a un lungo percorso, come quello di Santiago o la Via Francigena, in cui lo scopo – dai tempi che furono – è raggiungere una meta. Un percorso catartico, generalmente a tema spirituale, in cui il viaggio ha un significato purificatorio e il raggiungimento della meta conferma e consolida il cambiamento avvenuto durante il cammino. Non è quindi la natura che ci accoglie o l’esperienza outdoor a significare il core dell’esperienza ‘cammino’ quanto il ‘viaggio interiore’. Anche nel cammino un discrimine importante è il tempo: obiettivo farlo tutto, ma se non si può almeno la maggior parte. In altre parole, come il trekking, è un viaggio di più giorni. A differenza del trekking però, i grandi cammini sono spesso, per la maggior parte, a bassa quota e anche lungo strade.

In ogni caso, più che parlare di differenze tra questi casi, ha più senso parlare di somiglianze. Perchè? Perchè in ciascuna delle tre esperienze alla base di tutto c’è quell’urgenza di ‘andare’, afferrare lo zaino, spazio ridotto con cui organizzare la propria esistenza, che sia per un giorno o per mesi, e fare quel primo passo alla ricerca di sé stessi, della natura o del mondo, che troppo spesso la quotidianità ci nasconde dietro una cortina di impegni.

Materiale indispensabile di sopravvivenza per trekking, cammino e hiking

Spesso quando si decide di partire, l’entusiasmo ci rende ansiosi di avventura. Quindi un piccolo memo per le basi della sopravvivenza

  • Acqua e cibo (borraccia)
  • Bussola o mappa, meglio GPS con cartografia caricata della zona
  • Kit pronto soccorso 
  • Occhiali sole
  • Crema solare (sì, in montagna ci si può scottare)
  • Cappellino per il sole
  • Torcia (anche se si tratta di un’escursione, perdersi è sempre un’opzione – più o meno desiderata )
  • Coltello multiuso pieghevole o coltellino svizzero
  • Abbigliamento di ricambio
  • Calze
  • K-way (Giacca antipioggia)
  • Pile 
  • Scaldacollo 
  • Asciugamano microfibra
  • Telo multiuso
  • Gel igienizzante
  • Mascherina
  • Salviette 
  • Fischietto (in caso vi serva chiamare aiuto)
  • Powerbank (o mini pannelli solari per ricaricare smartphone e batterie)
  • Scarponi da montagna

 

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Un viaggio di mille miglia inizia con un singolo passo!” diceva Lao Tzu

 

In copertina: Cammina Italia CAI 2019 – foto di Fabrizio Scantarburlo