“È stato bello aver trasmesso ai ragazzi il significato più autentico della montagna anche attraverso chi la vive. Attraverso chi con sacrificio ci lavora. La montagna è risorsa, non solo divertimento”. È ancora emozionato Pio Gaeta che ha accompagnato i ragazzi dell’Alpinismo Giovanile di Castellammare di Stabia e di Salerno sul Sentiero Italia CAI.
Una ventina di giovani dagli 8 ai 16 anni e una decina di adulti il 29 settembre hanno percorso un pezzo del cammino sui monti Picentini. I ragazzi sono partiti da Castellammare nei pressi di Villa Stabia alle 8.15. Durante quattro ore di cammino, intervallate da un pranzo in un punto panoramico, hanno percorso la tappa che da Casa Rocchi conduce al Piano di Verteglia.
Un’esperienza segnata dall’imprevisto incontro con gli allevatori che stavano portando una mandria di mucche più a valle, dopo i mesi estivi trascorsi in quota. Dunque un incontro diretto con la transumanza e con chi questa antica pratica la vive ancora.
“I ragazzi cresciuti in città, così, hanno capito davvero, confrontandosi con questi pastori, cosa vuol dire la vita di montagna, quali sono le sue caratteristiche”, insiste Pio Gaeta, presidente del Cai stabiese.
Non è l’unico degli incontri che ha stupito il gruppo. Gli escursionisti non avevano mai visto i gamberi d’acqua dolce prima d’ora: “È stata una sorpresa anche per noi”, racconta Pio Gaeta.
L’animale è apparso alle sorgenti del fiume Sabato, incuriosendo grandi e piccini. Una bambina ha soprannominato il grande gamberetto “Gennarino”. Un ulteriore elemento che testimonia quanta ricchezza circondi il Sentiero Italia CAI, un vero cammino delle meraviglie.