SI O05: Campo Catino - Filettino
Con questa tappa di media lunghezza e dislivello prevalentemente in discesa, si abbandonano i Monti Ernici per scendere a Filettino, il comune laziale posto all’altitudine più elevata, nel punto di incontro con i Monti Simbruini. Tutto l’itinerario è supportato da ottima segnaletica orizzontale e verticale. Da Campocatino 1792 m esattamente dal Rifugio del C.A.I. di Frosinone “Mario Calderari” posto tappa del SICAI Lazio, si raggiunge in pochi minuti l’ampio piazzale della località turistica. Dalla tabella segnaletica posta al margine sinistro dell’ampio piazzale, si scende e si attraversa il pianoro di Campo Catino, in direzione del Vado Piano 1798 m. L’itinerario che si prenderà a seguire sarà il n° 610. In questo primo tratto del breve percorso si avrà l’ampia visione delle manifestazioni carsiche presenti sull’ampio pianoro di Campo Catino. Da Vado Piano il sentiero prende a scendere ripidamente seguendo direzione Nord nel Fosso della Brecciara e dopo aver brevemente seguito un percorso tortuoso all’interno della fitta faggeta, un ripido brecciaio conduce nei pressi della località del Passo del Diavolo, da cui si scende al Pratiglio di Sant’Onofrio. Dalla tabella segna percorso, il sentiero sempre adeguatamente segnalato, subisce una netta deviazione a sinistra seguendo direzione Ovest. Abbandonato il Pratiglio di Sant’Onofrio, il sentiero procede a mezza costa nel bosco ora caratterizzato anche da Querce e frequenti Ginepri, incontrando due fontanili ambedue in stato di abbandono. Dopo un tratto in piano, si raggiunge il crinale poco accennato della Serra Magliano e a breve distanza la Sella di S. Onofrio 1408 m. Da qui il sentiero segue un’altra netta deviazione verso destra volgendo ora in direzione Est e attraverso una fitta faggeta prende a scendere in direzione della Valle della Fontana. Area sosta 1215 m. Raggiunta una nuova tabella su terreno sempre ben segnalato, il sentiero subisce un altro cambiamento di direzione, prendendo ora a scendere in direzione Nord in direzione di Filettino seguendo un sentiero sempre ben segnalato ed evidente, ai piedi della località nota come “Scagnaro dello zoppo”. Avvicinandosi al paese si avrà la possibilità di osservare vari manufatti di macera a secco, costruiti a contenimento di ampi spiazzi adibiti a coltivazioni stagionali e soprattutto a carbonaie, la cui produzione era frequente fino agli inizi degli anni ’70. Giunti a Filettino si può trovare alloggio.