SI O07: Vallepietra - Livata
Una tappa di lunghezza importante e di dislivello notevole che dal fondo valle riporta in quota. Dall’ostello del Pellegrino a Vallepietra attraverso il borgo, si prende a scendere in direzione della località S. Maria e successivamente Ponte del Tartaro, seguendo una strada piuttosto ripida che essendo esposta a Nord, si presenta piuttosto scivolosa. Dal fondo valle raggiunto, segnalazioni di varia natura (non è presente il simbolo caratteristico del SI solitamente apposto nelle segnalazioni verticali), il sentiero molto evidente, prende a risalire il ripido fianco della montagna. In questo lungo e ripido tratto, il tragitto è costellato di numerose testimonianze legate al culto della religione cristiana come edicole, croci e altarini. Raggiunta faticosamente la cappelletta alla quota 925 m posta ai piedi del “Facciatone di Cornetto”, su sentiero sempre ben tracciato, si raggiunge la Cona dello Spirito Santo 1076 m in vista dell’ampia parete rocciosa del Colle della Tagliata. Il Colle della Tagliata 1662 m, si erge a picco ad E del Monte Autore con la Rupe della Tagliata, parete strapiombante di calcare giallastro di circa 400 m di altezza, che ha alla sua metà un cengione, largo al massimo 15 m, nel quale è stata ampliata una cavità ove si trova il Santuario della SS Trinità di Vallepietra luogo di culto molto frequentato dai fedeli. Non va trascurato il fatto che questa strapiombante parete rocciosa è pure percorsa da numerose vie di alpinismo estremo opera quasi esclusiva di cordate di alpinisti condotte dal fortissimo alpinista romano Pier Luigi Bini. Proseguendo su terreno in parte protetto da vegetazione, si raggiunge il Santuario della Santissima Trinità che merita una visita. L’eremo, che ha il titolo abaziale conferitogli nel XVII secolo, sorge a 1340 m ed è il più vetusto testimonio della primitiva espansione del monachesimo benedettino sui Monti Simbruini. Tra le molte pitture presenti, la più intatta è quella principale attribuita alla Trinità: vi sono raffigurate tre figure sedenti sopra una specie di trono e benedicenti con la destra, mentre con la sinistra tengono aperto il libro degli Evangeli. La fisionomia delle tre persone divine è la medesima; il loro atteggiamento, la loro espressione identica. Questa singolare immagine, per la sua antichità, è stata considerata dalla Chiesa una eccezione alle regole rituali che non permettono una simile espressione pittorica della SS Trinità ed è il solo esemplare che se ne conosca in Italia. Si attraversa l’ampia terrazza volgendo verso Ovest, percorrendo il cengione sino alla sua estremità sinistra e prendere a scendere un sentiero che in forte ma breve discesa, traversa un piccolo ghiaione e sale con numerose svolte la ripida costa boscosa situata ad occidente della Tagliata il tracciato localmente individuato con il toponimo “Gli Scarapelli”. Raggiunto il Passo del Procoio 1589 m che si apre sulla cresta che dal Monte Autore si allunga verso il Colle della Tagliata. Da questo punto si gode una vista bellissima sulla Valle del Simbrivio. Volgendo ora a destra Nord Est un buon sentiero, si sale per il crestone sino alla caratteristica e perenne Fonte della Fossagliola o degli Scifi 1687 m, con i caratteristici tronchi d’albero scavati e messi in successione. Qui il percorso piega a sinistra ovest, direzione che mantiene sino al margine del bosco. Da questo punto si può scegliere di includere la Salita sulla cima del Monte Autore che si può raggiungere seguendo il sentiero 683A per un facile crestone. Dalla vetta seguendo direzione sud, dapprima attraverso un terreno arido e brullo e successivamente per un rado bosco, si si scende al Colle delle Vedute 1747 m dove spicca una grande croce metallica e da cui si può godere di una magnifica vista su Vallepietra, sulla Valle del Simbrivio e sui gruppi montuosi dei Monti Tarino, Cotento e Viglio. Seguire ora la strada sterrata che prende a scendere verso Monte Livata abbandonandola poco dopo, all’altezza delle apposite segnalazioni che attraverso un bellissimo bosco di faggi raggiunge Compominio 1675 m sul versante settentrionale di Monna dell’Orso. Senza continuare a scendere in direzione degli impianti piegando leggermente a destra, in vista dell’Osservatorio Astronomico, riprendere la strada sterrata che poco dopo raggiunge l’altopiano di Campo dell’Osso. In questo tratto del percorso si avrà cura di notare delle interessanti opere messe in opera allo scopo di incanalare le acque meteoriche e preservarne la conservazione, attraverso apposite vasche di raccolta. Raggiunto l’ampio piazzale di Campo dell’Osso seguire le segnalazioni fino alla Fonte Acquaviva e da questa la stazione turistica di Monte Livata che sorge nel comune di Subiaco.