SI Z03: Luogosanto - Sant'Antonio di Gallura
Lasciato il centro abitato di Luogosanto il percorso si sviluppa su strada locale bitumata in direzione del Parco Fonte La Filetta.Arrivati ad un bivio si abbandona la strada che porta al parco La Filetta e si segue la strada, verso dx in direzione S-O, fino alla scaletta posta all’ingresso dello stazzo Sesara. Si prosegue su tratturo e sterrata attraversando la proprietà privata dove sono presenti cancelli che comunque possono essere aperti (ed ovviamente richiusi). Il percorso prosegue, attraversando paesaggi caratteristici della Gallura con le sue rocce di granito, alberi di leccio e olivastri fino a raggiungere la chiesetta campestre di San Biagio. In Gallura si trovano molte chiese campestri nelle quali, in occasione della festa del Santo di riferimento, si organizzano pranzi per centinaia (in alcuni casi migliaia) di persone. Lasciata la chiesa di San Biagio ci si dirige in direzione del guado del fiume Liscia. Questo tratto non è segnato in quanto il proprietario non ha autorizzato la posa. Nella stagione invernale l’attraversamento del fiume, seppure regimato dalla diga a monte del guado, potrebbe essere difficoltoso. Superato il fiume ci si inerpica su un sentiero, realizzato su un costone, in mezzo ad un giovane bosco prevalentemente di lecci e corbezzolo. Un tempo questo bosco era costituito da alberi primari che nell'800 sono stati tagliati per il carbone. Nel percorso sono stati ripristinati brevi tratti di sentiero realizzati in quel periodo. Lasciato il sentiero si prosegue su una strada locale che costeggia il lago del Liscia. Si prosegue su tratturo, all’interno di proprietà private. In questo tratto si potrà ammirare un olivastro di oltre 2000 anni ed un viadotto ferroviario di una linea ormai usata solo nei mesi estivi per scopi turistici. Si arriva a Sant’Antonio di Gallura dopo aver percorso un tratto di strada bitumata e volendo, dopo aver fatto una capatina alla stazione ferroviaria nei pressi del Lago del Liscia. Sant'Antonio è la continuazione di un antico villaggio medievale chiamato Villa de Castro, sorto ai piedi di Lu Naracu, a poche centinaia di metri dall'antica chiesa di S. Andrea e dall'attuale piazza al centro del paese. La Chiesa di Sant'Andrea, di cui si ha notizia dell'esistenza fin dal 1700, apparteneva alla nobile famiglia Pes di Tempio Pausania. A circa 5 km da Sant'Antonio di Gallura, deviando su una strada di penetrazione agraria, si trova lo stazzo della signora Santoli che ha conservato l'arredamento originale e raccolto negli anni fotografie e interessanti pezzi dell'arte contadina. Nelle immediate vicinanze del paese si trovano olivastri millenari, uno dei quali di oltre 2000 anni. Il territorio è anche ricco di reperti archeologici, fra i quali la muraglia di Sarra di l'Aglientu nelle vicinanze del lago del Liscia. In Gallura sono presenti numerose chiesette campestri che in occasione delle celebrazioni dei santi a cui sono intitolate, rinnovano la tradizione con sagre e feste che hanno un forte valore di aggregazione sociale. In occasione di queste feste viene sempre offerto il pranzo o la cena. Sono: S. Santino il 1 maggio; S. Giacomo la prima domenica di maggio, il 25 luglio e la seconda di settembre; S. Giuseppe la seconda domenica di giugno; Nostra Signora della Crucitta la seconda domenica di maggio; S. Francesco il 4 ottobre; S. Leonardo la prima domenica di giugno.